Software PXM: una guida rapida ma completa
Ehi, eccoti. Se sei qui vuoi approfondire che cosa significa PXM, acronimo che sta per Product eXperience Management, termine usato per definire anche un tipo di software.
Beh, sei nel posto giusto! Alla fine di questo articolo scoprirai tutto (o quasi) ciò che devi sapere sui tool PXM: di che tipo di software si tratta, a cosa serve, chi lo utilizza, quali sono i benefici offerti.
PXM: cosa significa Product eXperience Management?
L’acronimo PXM sta per Product eXperience Management e viene utilizzato per indicare il processo con cui un’azienda gestisce l’esperienza web del cliente sui canali in cui vende i suoi prodotti.
È un aspetto saldamente connesso alla CX (Customer Experience) e, di riflesso, al business.
L’obiettivo principale dell’approccio PXM
Il principale compito dell’approccio PXM consiste nel fornire a clienti e potenziali clienti esperienze web di prodotto coerenti, ingaggianti e personalizzate.
Se la frase precedente dovesse apparirti ambiziosa e generica, è normale. Offrire una Customer Experience prestigiosa è un desiderio facile da covare ma non semplice da concretizzare.
E quindi?
Da dove si parte per elevare la Product Experience?
In ballo ci sono davvero tanti fattori: dalla qualità del prodotto (o del servizio) alla reattività delle pagine web, passando per la tempestività della logistica e la cordialità del servizio clienti.
Senza nulla togliere agli aspetti citati, però, ce n’è uno particolarmente importante per la sua presenza costante lungo il Customer Journey, il viaggio che porta un utente a diventare cliente.
Si tratta del patrimonio di dati e asset che descrivono e rappresentano l’assortimento aziendale.
Il ruolo chiave di informazioni e media di prodotto nella PXM
Il buon esito di una ricerca su Google, lo zoom di dettaglio su un prodotto dell’e-commerce, il confronto di un articolo con quelli concorrenti in un marketplace e la riproduzione di tutorial guida per l’uso o il montaggio.
Attività diverse, che si alternano lungo il percorso d’acquisto online, accomunate dalla presenza costante di informazioni, scatti e video che promuovono, descrivono e raccontano i prodotti, essenziali per permettere al cliente di conoscerne e comprenderne il valore..
Non stupisce che nel 70% dei casi i contenuti di prodotto siano ritenuti cruciali per l’e-shopping (Forbes).
Peraltro, dati e asset poco accurati, oltre a ridurre le possibilità di vendere un prodotto, sono la seconda causa più frequente di reso (30%), preceduti solo dai resi da articoli danneggiati (39%).
Oltre i fogli Excel e i silos dei software DAM e PIM
L’esigenza di istantaneità dei vari canali digitali, specie nelle realtà con assortimenti di volumi considerevoli, richiede tuttavia sforzi manuali importanti, spesso sinonimo di errori e incongruenze.
Un’alternativa a fogli Excel e a ore di copia-incolla è quella di affidarsi a software ad hoc per gestire le informazioni di prodotto (i PIM, Product Information Management) e ad altri per gestire gli asset digitali come foto e video (i DAM, Digital Asset Management).
Seppur buoni alleati per la product experience, scegliere due tool distinti eleva il rischio di duplicazioni dei contenuti, oltre a gonfiare i costi di integrazione e di licenze.
Perché PXM = DAM + PIM?
Un software di Product eXperience Management (o più semplicemente PXM) integra – e spesso supera – le funzionalità dei software DAM e PIM, con l’obiettivo di governare da una piattaforma unica informazioni e contenuti di prodotto.
La convergenza del patrimonio informativo garantita da un software PXM garantisce un risparmio sui costi IT ed eleva l’agilità dei processi perché centralizza end-to-end i flussi di creazione, post-produzione, arricchimento e approvazione dei contenuti di schede prodotto e cataloghi.
Come funziona un software PXM
Principalmente, un software PXM supporta tre tipologie di macro-flussi:
- centralizza. Integrandosi con sistemi come gli ERP, un PXM raccoglie tutti i dati anagrafici di prodotto, eliminando il rischio di frammentazione delle informazioni e abbattendone i tempi di ricerca. Inoltre, attraverso regole configurabili ad hoc, può trasformarli in modo automatico;
- gestisce. Un software PXM permette a team diversi di pianificare le attività e collaborare da un unico tool. Fluidifica inoltre processi chiave come l’arricchimento e la traduzione dei dati, ma anche la revisione e l’approvazione dei media;
- distribuisce. Un software PXM supporta la filiera del contenuto di prodotto fino all’ultimo miglio, cioè quando tutte le componenti di una scheda prodotto sono pronte, abilitando – grazie ad API o integrazioni – la pubblicazione dei contenuti sui vari canali aziendali.
A chi serve un software PXM
Le figure aziendali che beneficiano dell’introduzione di un software PXM sono molteplici.
In primis E-Commerce e Digital Manager, che possono contare su un flusso automatizzato costante e coerente di dati e media di prodotto verso siti web, e-commerce, marketplace.
Risalendo la catena di produzione dei contenuti, un software PXM è uno spazio condiviso prezioso per figure specializzate come copywriter, traduttori, fotografi e post-produttori, che nella piattaforma – oltre a lavorare – possono richiedere feedback e collaborare con i colleghi.
Inoltre, anche Marketer e Sales beneficiano di un PXM, che funge da archivio e centro di condivisione di informazioni, scatti, video di prodotto ma anche di brand e istituzionali.
Quali benefici garantisce un software PXM
Gestire il patrimonio di dati e media di prodotto con una soluzione di Product eXperience Management offre svariati benefici.
Da un punto di vista della Customer Experience, un PXM alimenta in tempo reale cataloghi e schede prodotto con dati sempre aggiornati e media di qualità distribuiti alle massime performance, favorendo un’esperienza di navigazione e di acquisto soddisfacente.
Soddisfazione che si propaga anche tra i team, che con un software PXM possono automatizzare attività manuali ridondanti e avere sempre il controllo di cosa e come sta comunicando il brand in qualsiasi canale web, avendo la possibilità di effettuare aggiornamenti o modifiche tempestive.
L’automazione e il controllo, infine, accorciano inoltre il Time to Market, scongiurando ritardi di campagne e lanci, a garanzia delle performance di business, enfatizzate peraltro dalla riduzione dei costi IT.